"Allora ho fermato anch'io il mio tempo. Ho incrociato le braccia non ho oltrepassato gli arcobaleni e mi sono seduta a chiedere spiccioli di latta."
sabato 24 novembre 2007
sabato 17 novembre 2007
Firenze
Ho respirato Firenzein settembre – traboccante di mosti –fuori verdenel profondo resina di cipresso.Palpitante d’anima nuda,sei pendolo che cullail temponel cantare dell’acqua,sei clessidra che incatenail futuroin lastricati di memoria antica.Immobile nei tuoi portalicupole, torri e cappelleinviti nello splendore dei marmial santo silenziole folle che di te illuminanol loro vivere.Assaporo oggi la tua melodia,celeste città,scritta nell’eterno ricordo.Classificata prima al premio "Firenze Capitale D'Europa 2005", poesia su Firenze.Oggi il gelo...
"Madre", 1974
OGGI IL GELO...
Oggiil gelo della mortesull’amato tuo viso.In silenzio rivolto al cieloil ciclamino,non vedrai fiorirei lillà e le rose.Cortina d’assenza.Freddo nel mio cuore,tanto freddo.Non bastano lacrime-parolea lenire l’antico dolore.S’alimentano nell’ombrafino al lago della memoria,specchio della tua immagine.Non più la cara vocefra le stanzenon più le serate di luccioleil comignolo fumanteil placido risveglionel respiro dell’albacon il sole dentro gli occhi.Scaduta è l’ora,non c’è rugiadasulla mia erbae i sogninon colorano il mio sonno.Adesso il tempo inesorabilestringe la tua manofra intrecci d’erbee rose di funebre bellezza.Sei in camminoverso l’Eternità.Ma, ti prego,riposa su ali d’angeloe aspettami, madre mia.
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